Mia mamma fa il notaio ma anche il risotto
sua biblioteca, Biblì, che ogni giorno sa trovargli nuove parole con cui giocare.
Tutto bene, no? No.
Moscerino non sa parlare alla sua mamma e non c'è verso che la sua mamma, un notaio
importante e sempre indaffarato, parli con lui.
Il desiderio di comunicare, in ogni modo e con ogni mezzo, lo accompagna negli anni, di
storia in storia, tra Achei e nutrie, musica e matematica, cosmologi che si innamorano di
terrapiattiste e terribili commissioni d'esame a cui affidare il proprio futuro.
La guida in questo strampalato viaggio di formazione è una sola: la poesia, che è
anche l'ultima chiave per rompere lo specchio e permettere alla mamma e a Moscerino
di guardarsi finalmente negli occhi.
“Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto” è uno spettacolo che combina i
linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone per raccontare una favola di
formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z.
sua biblioteca, Biblì, che ogni giorno sa trovargli nuove parole con cui giocare.
Tutto bene, no? No.
Moscerino non sa parlare alla sua mamma e non c'è verso che la sua mamma, un notaio
importante e sempre indaffarato, parli con lui.
Il desiderio di comunicare, in ogni modo e con ogni mezzo, lo accompagna negli anni, di
storia in storia, tra Achei e nutrie, musica e matematica, cosmologi che si innamorano di
terrapiattiste e terribili commissioni d'esame a cui affidare il proprio futuro.
La guida in questo strampalato viaggio di formazione è una sola: la poesia, che è
anche l'ultima chiave per rompere lo specchio e permettere alla mamma e a Moscerino
di guardarsi finalmente negli occhi.
“Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto” è uno spettacolo che combina i
linguaggi della poesia performativa e del teatro canzone per raccontare una favola di
formazione che si confronta con le paure e i desideri della generazione Z.