
TULLIO SOLENGHI legge PAOLO VILLAGGIO
un progetto di Sergio Maifredi e Tullio Solenghi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Tornare a divertirsi con Paolo Villaggio, restituito per la prima volta alla sua grandezza di scrittore da un altro grande artista genovese, Tullio Solenghi, grazie a uno spettacolo ideato da Sergio Maifredi con lo stesso Solenghi per Teatro Pubblico Ligure: “Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio”.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2017 a Sori, a pochi chilometri da Genova, da allora è andato in scena in tutta Italia e il 15 luglio 2024, ore 20.30 sarà ospite del Festival di Tindari diretto da Tindaro Granata
“Una serata pazzesca” è diventato un long seller, probabilmente anche in virtù delle affinità elettive che hanno determinato la sua nascita. Sori, dove è andato in scena la prima volta, è il paese del cuore di Villaggio, che lì ha voluto essere sepolto, in un cimitero sospeso sul mare, quasi una sfida alla forza di gravità e all’orizzonte, tanto temeraria quanto le sfide artistiche condotte nel corso della sua lunga vita. Inoltre, lo spettacolo nasce dall’amicizia e la stima per Villaggio, che Solenghi e Maifredi hanno entrambi conosciuto personalmente. Già nel 2011 Maifredi gli assegnò il Premio Internazionale Grock a Imperia, per il merito di aver saputo costruire una vera e propria maschera teatrale, degna della tradizione della Commedia dell’Arte, nella creazione di tanti personaggi indimenticabili, caustici, acuti e feroci ormai entrati nell’immaginario collettivo, a iniziare da Fantozzi.
Sulla scena Tullio Solenghi restituisce la genialità e l'inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria. Racconta aneddoti, storie vissute con Paolo Villaggio, incontri; e poi lo legge, legge i suoi libri, i suoi pensieri, i suoi racconti, rivelandone la sua forza di scrittore. Paolo Villaggio è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia, per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell'intera storia della comicità italiana.
Ma Paolo Villaggio è stato prima di tutto uno scrittore, un autore: il suo libro Fantozzi nel 2011, per i 150 anni dell'Unità d'Italia è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura - Ministero delle Cultura - tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano. Espressioni come "megagalattico", "poltrona in pelle umana", "nuvola degli impiegati", "salivazione azzerata", "lingua felpata", aggettivi come "mostruoso", "pazzesco" e "agghiacciante" o inesattezze verbali come "venghi", "vadi", "dichi" sono entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio.
Il clown potente, cinico e impietoso che Villaggio è sempre stato, continua a dimostrare la sua forza.